Amo i Sogni, tutti, anche i sogni altrui. Soprattutto quando si sviluppano intorno a Bellezza e Amore, Dei a cui personalmente sono molto devota.
Due artiste-non-solo-artiste hanno raccolto la mia sfida.
Me lo puoi spiegare?
Come hai fatto a materializzare, per la felicità tua e quella altrui, il tuo splendido sogno? Come hai realizzato il tuo miracolo?
Con la loro innata, squisita dolcezza, mi hanno messo a parte dei loro intimi segreti…
Vuoi ricevere i miei articoli in anteprima sul tuo smartphone? Iscriviti al mio canale Telegram cliccando qui. In più, per te, ogni giorno, molti altri contenuti esclusivi e gratuiti, audio e video, per rendere la tua vita un’opera d’arte.
In alternativa, iscriviti alla mia mailing list per ricevere i miei aggiornamenti settimanali via email.
Silvia Faini
Sito web: www.silviafaini.com
Facebook: https://www.facebook.com/silviafainiartist/

SP: Riusciresti a definire – la Donna che sei e – il Sogno che stai realizzando?
SF: Sono una donna, da sempre, alla ricerca. Il sogno che sto realizzando è mettere in atto l’idea che esprimere i propri talenti a beneficio di sé e degli altri sia motivo di grande felicità.
SP: Attraverso quali magie hai costruito concretamente il tuo Sogno?
SF: La costruzione è partita fin da piccola, la magia è stata intuire che ci fosse in me un centro integro e sicuro al quale avrei potuto sempre tornare.
SP: Come lui ha costruito te?
SF: La vita ha costruito me e il mio sogno mettendoci davanti molte lezioni da imparare, anche molto dure a volte.
SP: Come è nato?
SF: Il mio sogno è nato con me, la sua realizzazione si sta attuando tramite la possibilità che mi sono data di scegliere un canale, quello della pittura, dell’incisione su vetro, dell’espressione di sé, per renderlo concreto, visibile ai miei occhi e agli occhi degli altri.
SP: Come è evoluto?
SF: Ci sono voluti tanti anni per dare al mio sogno un volto, prima pensavo che la mia realizzazione passasse attraverso il coronamento di un sogno d’amore, legato prima di tutto a mia figlia e poi ad un compagno.
L’amore c’entra eccome, ma ora ho compreso che posso osare di più, che il mio sogno è legato anche ad un’idea di indipendenza, di voglia di direzione mia e solo mia.
Seguire la mia direzione ha, di riflesso, arricchito di più anche chi mi sta vicino.
SP: È sempre stato uguale a se stesso? È sempre stato uguale a te?
SF: No, il sogno prima si è divertito ad assumere mille facce e si nascondeva e scappava. Lo vedevo fuori di me, lo rincorrevo, ma lui girava l’angolo. Quando ho avuto il coraggio di restare sola, senza averne paura, il sogno si è mostrato e mi ha preso per mano ed ora siamo una cosa sola.
SP: Che Senso ha? Che cosa porta a te e a chi ne usufruisce? Quale moto del cuore soddisfa?
SF: Il senso è quello di utilizzare i miei doni per esprimere parti di me da donare agli altri. Questo sta portando felicità ed il mio cuore è colmo di gratitudine.
SP: Quale è l’aspetto al quale non hai mai potuto/voluto rinunciare, sul quale fin dall’inizio non transigevi e che ti ha sempre caratterizzato?
SF: Non vorrei mai rinunciare all’idea che si possa operare in qualsiasi campo con amore e gentilezza.
SP: Quale è, all’opposto, l’aspetto che ti ha sorpreso?
SF: Mi ha sorpreso moltissimo scoprire in me la capacità di indipendenza.
SP: Quale è la dote che ha salvato la vita a te?
SF: La voglia di cercare, non fermarsi.
SP: Quale è la dote che ha salvato la vita al tuo Sogno?
SF: La stessa.
SP: Come si fa a riconoscere quale è il nostro Sogno?
SF: Riconoscere il proprio sogno non è un merito: nel mio caso, ad un certo punto, l’ho riconosciuto ed allora l’ho abbracciato fortissimo.
SP: Come si fa ad amarlo, rispettarlo e onorarlo, finché morte non ci separi da Lui?
SF: Amando, rispettando e onorando la vita.
SP: E soprattutto come si fa ad andarci sempre d’accordo?
SF: Non si può non andare d’accordo con il proprio Sogno. Una volta che l’hai davanti è molto chiaro.
*****
Cinzia Chiesa
Facebook: https://www.facebook.com/paroledirame/

SP: Riusciresti a definire – la Donna che sei e – il Sogno che stai realizzando?
CC: Penso di essere una donna concreta, curiosa e amante del bello. Nella mia vita professionale mi occupo di psicoterapia dei bambini, ed è così che ho imparato il valore curativo e trasformativo del gioco. Giocando esploriamo nuove strade, creiamo connessioni tra dentro e fuori. In questo modo ha preso forma il mio sogno, Parole di Rame, un gioco con la materia, il rame, che mi permette continue e nuove esplorazioni. Direi che il mio sogno è creare connessioni.
SP: Attraverso quali magie hai costruito concretamente il tuo Sogno?
CC: Essendo il mio spirito curioso, il mio sogno ha preso forma esplorando, sperimentando con fiducia le possibilità che man mano si presentavano sulla mia strada.
SP: Come lui ha costruito te?
CC: Se penso alla mia attività artistica di creazione di gioielli in rame, mi viene da rispondere che si è generato un vero e proprio dialogo con questa materia, con le sue possibilità, la morbidezza, la malleabilità e insieme con i vincoli che pone
SP: Come è nato?
CC: Parole di Rame è nato poco alla volta, esplorando le diverse possibilità espressive date dalla lavorazione del rame attraverso varie tecniche, la forgiatura a fuoco, lo sbalzo, l’incisione e la smaltatura a fuoco. Un momento certamente significativo è stato quando questo progetto artistico ha trovato casa, presso la Fornace Curti.
SP: Come è evoluto?
È sempre stato uguale a se stesso? È sempre stato uguale a te?
CC: Credo che questa attività artistica mi corrisponda profondamente, questo significa che segue i miei movimenti interni, il mio stato d’animo, le mie emozioni
Questo sogno mi segue, mi accompagna e con me si trasforma.
SP: Che Senso ha? Che cosa porta a te e a chi ne usufruisce? Quale moto del cuore soddisfa?
CC: Tutti i pezzi che creo sono pezzi unici: penso che ciascuno solleciti un incontro, una sorta di dialogo con chi li vede. Mi riferisco al ritrovare parti di sé in quell’oggetto, al sentirsi rappresentati per qualche aspetto in un modo unico e irripetibile.
SP: Quale è l’aspetto al quale non hai mai potuto/voluto rinunciare, sul quale fin dall’inizio non transigevi e che ti ha sempre caratterizzato?
CC: La determinazione ovvero credere nei propri sogni.
SP: Quale è, all’opposto, l’aspetto che ti ha sorpreso?
CC: Parlare un linguaggio che potesse essere accolto dagli altri e apprezzato: all’inizio il mio creare con il rame è stata una ricerca intima, qualcosa che ho fatto per me.
SP: Quale è la dote che ha salvato la vita a te?
CC: La creatività.
SP: Quale è la dote che ha salvato la vita al tuo Sogno?
CC: Non fermarsi e continuare a cercare nuove strade da esplorare.
SP: Come si fa a riconoscere quale è il nostro Sogno?
CC: Credo che l’unico modo per riconoscere i nostri sogni sia ascoltarsi, fidarsi delle nostre intuizioni.
SP: Come si fa ad amarlo, rispettarlo e onorarlo, finché morte non ci separi da Lui?
CC: Accogliendo i cambiamenti di cui ha bisogno, assecondando un continuo processo di ricerca.
SP: E soprattutto come si fa ad andarci sempre d’accordo?
CC: Mantenendo un ascolto vivo nel presente.
Leggi anche:
L’Arte di Sognare Reale: Raffaella Galoppi
L’Arte di Sognare Reale: Monika Hricko
Van Gogh e gli altri super-eroi del nostro tempo
Frida e gli altri (e noi)
CONSIGLIATI PER TE

Coltiva l’Abbondanza | Meditazione
Con “Coltiva l’Abbondanza“, ho preparato e ti metto a disposizione una meditazione per arare il tuo terreno interiore e renderlo fin da subito fertile per tutti i tipi di abbondanza che desideri: materiale, spirituale, creativa, professionale e relazionale. Ogni parola è stata scelta per essere un balsamo di guarigione per ogni persona che ascolta.
Ho evocato ogni canale sensoriale per fare in modo che durante la meditazione tu possa essere pienamente a tuo agio e coinvolto. Ogni parola è misurata e controllata e posizionata in modo da essere efficace al massimo grado, sintetica ma esaustiva, così da creare concretamente tutte le condizioni per tutti i tipi di abbondanza che desideri, in armonia con la propria autentica natura e in armonia col Mondo circostante.