“C’è il trucco vero?” Mi dice un mio amico che sa di essere intelligente e che per certe cose lo è davvero.
Io, che sono meno brillante, mi limito a rispondere “Ehh…” non capendo bene quello che vuole dire.
“Il trucco è convincersi che è possibile.” Continua lui.
Come dargli torto. A me l’esperienza sembrava più complessa, più articolata, anche più magica e affascinante di così. Ma credere che sia possibile è il primo passo se si vuole arrivare a fare Miracoli.
E noi li abbiamo fatti. Cioè io l’ho fatto, il miracolo. Il mio amico si diletta in discettazioni filosofiche. Sono la sua specialità. E mi guarda. Un po’ ammirato, un po’ invidioso, un po’ malizioso. Sui carboni ardenti a 800 gradi centigradi ci ho camminato io.
Mi chiede se l’ho fatto davvero, cioè se ci sono riuscita. Io dico “Sì.”
“Ma ci riescono tutti.” Continuo. Garantito. E mentre lo dico mi viene in mente una intervista a Nicolas Pilartz, il massimo divulgatore del respirianesimo in Italia, in cui lui diceva, serio e sincero, qualcosa come “A diventare respiriani ci riescono tutti. Come a diventare cintura nera di karate.” Tutti possono. Se vogliono. Il che non significa che sia uno scherzo, o che sia scontato.
A una mia amica lo racconto con una metafora. Sei al settimo piano. Ti butti. E voli. Non ti schianti. Sei fuori dalla convinzione generale che ci si debba schiantare! Questo è il trucco, direbbe il tipo intelligente di cui sopra.
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Il Fuoco brucia. Lo sanno anche i bambini.
Lo sanno anche i monaci tibetani, che utilizzano da secoli la pratica del fire-walking, la camminata sul fuoco, come parte del loro percorso iniziatico. Gli stessi monaci, del resto, corrono nell’aria, facendo balzi di chilometri e spostandosi velocissimi per lunghissime distanze. Padroneggiano il Fuoco e padroneggiano l’Aria loro. E in realtà non sappiamo quali e quante altre cose padroneggiano. Gesù si dice padroneggiasse l’Acqua, le emozioni. Nel secondo volume del “Libro Segreto di Gesù”, Daniel Merois trasmette perfettamente al lettore con quale semplice grazia Gesù camminò sulle acque del lago Tiberiade per andare a salutare i suoi amici che stavano pescando sulle loro barche.
È un miracolo. È contrario alle leggi della fisica. È qualcosa che la mente non può e non potrà mai capire, né prima, né mentre, né dopo averlo fatto. Ma il pianeta Terra aveva una tale urgenza di Luce, Calore, Spirito, Coraggio e Purezza, di fegato e di cuore, che recentemente avvenne che alcuni esseri umani particolarmente ricettivi furono ispirati a concepire una tecnica per camminare sul Fuoco in modo così efficiente da poterla mettere a disposizione di qualsiasi essere umano e potere concedere a ogni essere umano l’esperienza del Miracolo. Una siddhi, direbbero i mistici indiani; un superpotere, direbbero i fumettisti americani; farsi abbracciare, sostenere, nutrire da Fratello Fuoco, dicono gli Sciamani. “Corso pratico per realizzare miracoli: una giornata.” L’ho definito io nel video di introduzione al mio primo articolo sulla mia esperienza di pirobazia.
Ero rimasta ammaliata dalla intensità, dalla concentrazione, dalla motivazione, dal fervore, dalla disciplina, dall’allineamento, dal silenzio che si sperimentano durante questa particolare opera alchemica in cui si diventa Fuoco nel fuoco e perciò immuni al fuoco.
E non è filosofia. È pratica. I miracoli noi li mettiamo in pratica.
Col Fuoco non si scherza. È l’elemento più primordiale e spirituale di tutti. E in ogni caso non si scherza con gli elementi, con le loro forme materiali o con i loro Spiriti. Non sei nessuno di fronte al potere di uno tsunami, di un tornado o di una pira di fuoco svettante per decine di metri.
E quando, con vanga e rastrello, smonti la pira ancora accesa per poggiare i piedi sulle sue braci puoi avere un senso di vertigine o anche di panico.
E allora tiri fuori tutti gli strumenti che hai e che hai costruito durante la preparazione (sorry, sono top secret), il “trucco”. Non pensi a niente e vai. Senti la mente che ti dice “Tu questa cosa qui non la farai mai più, piccola scema che ti metti sempre nei pasticci!” oppure “Non lo fare. Non lo fare! Vuoi morire ora??” La senti e non la ascolti. Non ti può aiutare. Non può capire, non può com-prendere una cosa più grande di lei. Non pensi a niente e vai. Tàciti la mente. Ora non c’è spazio per lei. E improvvisamente sei fuori. Sei fuori dalla convinzione generale che il fuoco bruci, che non sia possibile camminare sul fuoco. E rendi possibile l’impossibile. E se è un trucco non è un trucco da poco.

Se sai quello che vuoi e accetti di pagarne il prezzo, vinci.
Sempre.
Iniziamo dalla fine. Questa era una delle conclusioni del mio articolo “Sai quanto ti costa. (Lo sai davvero?)”.
Nell’articolo spiegavo che la pirobazia è un allenamento a vincere.
Ora ti chiedo:
Sai quello che vuoi?
Per camminare, a dispetto di qualsiasi ostacolo o paura, fiero, deciso e diretto, devi sapere dove andare, avere una meta. Altrimenti ti conviene startene buono in poltrona. Affinché il fuoco del tuo cuore si accenda, si agiti, si muova, si lanci, e si trascini dietro tutto, DEVE esserci qualcosa che ti stia a cuore. Un desiderio ma di quelli belli o di quelli grandi, una meta, qualcosa per cui valga la pena vivere e per cui valga la pena morire, gettarsi nel fuoco.
Non è affatto facile. Non è scontato essere così vivi.
In questi anni ho sentito persone che dicevano:
“Ho mantenuto per tutta la vita una maschera. Adesso voglio cambiare maschera.”
Ehhh non so se è possibile. Il Fuoco le scioglie tutte le maschere! Meglio mettersi a nudo, da subito.
“Voglio imparare l’inglese.”
E tu saresti motivato a gettarti nel fuoco dal fare una cosa che non ti piace!? Di’ piuttosto voglio trasferirmi o anche solo voglio trascorrere due settimane in Nuova Zelanda o a Londra o a Malta. E voglio viverla appieno e al meglio, godermela al massimo, attaccando bottone con chiunque, in inglese.
“Voglio dimagrire. Per dimostrare a mio figlio che so prendermi cura di me.”
Ma quando mai l’ansia di dimostrare qualcosa a qualcuno ha mai permesso di fare miracoli!?
“Voglio fare un viaggio.”
Quando la tua capacità di desiderare è completamente atrofizzata si tira fuori il jolly e non ci si pensa più.
È difficile trovare una Bella Impresa che porti Luce e Gioia, che sia scoppiettante, calda, avvolgente come il Fuoco, che ci entusiasmi e porti realizzazione piacere e trasformazione, felicità per noi e per altre persone… non importa che sia una Grande Impresa, può anche essere piccolissima, la grandezza è sempre soggettiva, l’importante è che sia Bella, che ci faccia brillare gli occhi, che ci guidi, come una stella, che ci permetta di mantenere la rotta del nostro cammino, che ci mantenga fieri, decisi e diretti, a dispetto di qualsiasi ostacolo o paura.
È difficile trovarla. Bisogna avere coraggio. Sentire, sognare…
Se è qualcosa che senti dentro, che ti fa brillare gli occhi e il cuore, che ti permette di camminare per decine di metri sui carboni ardenti, va bene.
E allora non v’è dubbio che sia giusto. È giusto per te. Puoi farlo. E si realizzerà.
Sai cosa vuoi?? Trovalo! La tua anima si è incarnata per camminare.
Non importa quanto ti costerà, quali sacrifici dovrai affrontare, quali imprevisti, quanta energia e tempo dovrai spendere. È la tua strada. Niente può farti più del bene. Niente può fare più del bene al mondo. Niente può darti più soddisfazione, successo e gioia, una pura, cristallina, infantile gioia.
Se sai quello che vuoi e accetti di pagarne il prezzo, vinci.

Il trucco è escludere la mente.
È necessario durante la camminata sui carboni ardenti e spesso è necessario anche nella vita. Non sempre la mente ci può aiutare. Non può: noi siamo più della nostra mente e a volte facciamo cose più grandi di lei.
Il Segreto è esserne consapevoli. Se sei fuori dalla mente la tua anima è libera di portarti in luoghi che mai avresti immaginato raggiungibili, è in grado di rendere possibile l’impossibile. Il segreto è che lei è molto di più della mente. È Spirito. Tu sei molto più di quanto hai sempre saputo e di quanto hai mai immaginato. Infatti, sei Spirito. Sei fuori dalla mente. Oppure dei dentro lo Spirito.
Sei Spirito in un oceano di Spirito. Gli Sciamani e i bambini lo sanno. Loro ci parlano con gli Spiriti. Il Sole è Nonno e il Fuoco è Fratello. Noi accendiamo il nostro cuore e tutte le fiamme dell’Universo ci riconoscono. Siamo come loro, della loro stessa natura, famiglia. Noi ci mettiamo in sintonia con la fiamma del nostro cuore e con il cuore di tutte le creature. Noi ascoltiamo il nostro cuore, seguiamo la nostra meta, e siamo in sintonia con l’intero Universo. Ci allineiamo, ci verticalizziamo. Tutti i nostri corpi, fisico ed energetici, sono allineati. Siamo semplici, nudi, puri. Ci apriamo al Fuoco, alla sua Bellezza, alla sua Maestosità, al suo potere di Forza e Chiarezza, e il Fuoco ci riconosce, ascolta le nostre preghiere, purifica i nostri intenti e le nostre risorse, amplia i nostri limiti. Siamo come Lui, siamo suoi fratelli.
Impariamo a essere come il Fuoco e il Fuoco non solo ci risparmierà, ma ci concederà tutto il suo potere.
Il segreto dei miracoli di Gesù è che lui era uno con il Padre, silenzioso e allineato, si lasciava trapassare dallo Spirito e si abbandonava a tutta la Meraviglia e la Gioia che questo comportava. E camminava sulle acque e sprigionava miele e pani dalle sue mani e riportava in vita chi era maturo per essere guarito. Così era nell’ordine delle cose, così era secondo la sintonia dell’Universo.
Era fuori dalla mente ed era dentro allo Spirito.
E noi tutti, che entriamo in sintonia col Fuoco, siamo in sintonia con lo Spirito, con l’Universo, che lo sappiamo o meno.
Il Fuoco brucia le nostre miserie ed espande la nostra luce. E ci fa il dono di portarci al di là del possibile. Non siamo più quello che eravamo. Siamo in grado di compiere miracoli.
Vale la pena ricordare che il Fuoco è l’elemento protagonista del processo alchemico e, come afferma Patrick Burensteinas, uno dei pochissimi alchimisti realizzati viventi, che si lavori con i metalli con le piante o con il proprio corpo, due sono le condizioni per realizzare il processo alchemico, la trasformazione: il silenzio e l’allineamento.
E il Fuoco, mi rendo conto, è il Maestro più efficace di essenzialità e di verticalità, di silenzio e di allineamento.
Dissolve e libera, scioglie le maschere, smantella le impalcature dell’ego.
E’ l’esaltazione della Volontà. E allo stesso tempo è l’annullamento della propria volontà che si fonde con una Volontà più profonda e potente, che ci attraversa, che ci illumina, che ci guida e sostiene.
E tutto questo lo sperimenti sulla tua pelle, sui tuoi piedi, in una giornata febbrile e divertente, in un gioco semplice e magico che ti cambia la vita.
*****
Ti è piaciuto l’articolo? Leggi anche:
“Sai quanto ti costa. (Lo sai davvero?)”
“Mi sono buttata nel fuoco per me (e per te)”
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3 Comments
Grazie Silvia, ho letto solo ora il tuo articolo…
Aggiungo solo che l’insegnamento di Gesù ci ricorda chi in realtà siamo. Lui Uomo, figlio dell’Uomo, con seme divino, porta in sé la potente bellezza della Verità. Insita in ognuno di noi. Ma prima che questa percezione interiore possa essere sviluppata, deve subentrare un cambiamento Vitale nel cuore e nella mente. Ci ricorda di non adagiarci al comodo atteggiamento mentale, perché la soddisfazione e l’appagamento di sé stessi non conducono alla verità o alla felicità.
Diventare Grandi si può solo sviluppando la propria Unicità. Lasciando così la libertà che gli altri sviluppino la loro. E sottolinea che solo attraverso all’Amore, l’amore per la vita, può condurre al sentiero della Verità. E come dice Krishamurti: “Non c’è che una sola Via: la Via che è dentro te stesso, attraverso il tuo stesso cuore.”
Silvia! Ottimo escursus, conciso e lineare, il tuo.
… è forse questo il vero peccato originale, ovvero perdere la libertà, la trascendenza, la verginità, farci imbrogliare dalla mente, che non sa far altro che mentire, piccina com’è?
Ora reimpariamo, noi, a prendere in giro la mente,
Le siddhi sono già in noi, riscopriamoci, svestiamoci dei 7 veli, ritorniamo vergini, bambini…
Ehh essere uomini pieni, completi, divini… è una bella impresa
… bella come ardua e bella come bella, l’impresa della vita. ?????
Il peccato originale è un condizionamento originale, primario.
E chi se ne accorge è sulla via della libertà. ????