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Le fregature stanno nelle piccole cose. Sono loro che fanno la differenza. Una azione a cui non fai caso. Ma neanche. A volte basta una intenzione. Un atteggiamento, un moto e-motivo che sposta montagne, smuove l’energia. La tua energia e non solo.

Ebbene sì, siamo tutti collegati.

Anne Givaudan e Haziel sono solo alcuni degli esoteristi e studiosi delle energie “invisibili” che lo ripetono. Non un solo moto emotivo, non un solo movimento della tua energia andrà sprecato, nel bene come nel male.
Osserva e consuma i moti di rabbia o rancore. Anche i più piccoli contatti elettrici della tua aura andranno ad alimentare ben più grandi conglomerati di energia che prima o poi avranno modo di scaricarsi come tuoni o esplodere come bombe ovunque troveranno correnti fertili.
Consuma i tuoi dolori, bruciali e col loro Fuoco illumina la tua pace. Illuminerai tutto intorno a te, ben al di là della tua vista, della tua consapevolezza e della tua immaginazione.
Collabora con azioni gentili e costruttive alla gestazione di un Mondo di Pace e Gioia.
Pace e Gioia per te e per tutto ciò che ti circonda. Siamo tutti collegati.

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Il motto dell’Alchimia, “Così dentro così fuori, così sopra così sotto”, è sempre valido. Se questo pianeta è infettato da forme pensiero devastanti, che minacciano la sopravvivenza stessa del pianeta e soprattutto dell’umanità, è perché noi stessi ne portiamo i germi, in piccolo. Magari facciamo sinceramente tutto il nostro meglio per contrastare ciò che ferisce i nostri cuori e i nostri Valori e umilia la nostra dignità. Eppure, in piccolo, in minima parte, ne siamo complici.
Ne siamo complici quando non ce ne accorgiamo.
Quando ce ne accorgiamo, facciamo luce. Siamo dentro e siamo fuori il Sistema. Siamo liberi. Siamo responsabili. Siamo coscienti di essere anche oscurità. Ma siamo sufficientemente coraggiosi per sentirla la nostra oscurità, guardarla da fuori, essere anche altro.
Conviene fare luce, con umiltà.

Gallo Mago Vacca e autodeterminazione - Silvia Pedri
No copyright infringement intended. Contact for issues or removal.

La storia del Mago, il Gallo e la Vacca

Conoscevo, tanto tempo fa e ancora l’altro giorno, un Mago, un esperto di radionica (e questo già lo rende potenzialmente pericoloso) ma anche esperto di esoterismo, alchimia, varie simbologie divinatorie. Uno potente. Uno sia di là che di qua. E non era affatto pericoloso. Conosceva le leggi del karma, ne aveva già fatto esperienza: le rispettava! Era semplicemente una persona completa.
Nonostante fosse sapiente era ancora impegnato a combattere con se stesso. Non contro se stesso. Piuttosto al proprio fianco, per superare le prove, mettere in luce le sue oscurità.

Un giorno, e per molti giorni a venire, per anni, al suo servizio, per questo scopo, fu un Gallo. Il Gallo non lo sapeva. L’Universo sì. Il Gallo divenne ben presto suo torturatore. Il Gallo faceva il gallo, esprimeva la sua vitalità, molta vitalità benedetto gallo, cantando a tutte le ore. Il Mago non poteva più fare il mago. Quando insegnava, quando faceva terapie, quando studiava le sue cose da mago… anche il Gallo esprimeva se stesso. Quando dormiva, o cercava di dormire, all’alba, il Gallo, euforico, lo svegliava.

Il Mago ne parlò col fattore o meglio col proprietario del sordido pollaio, scrisse lettere anonime… sicuramente si consultò con Dio. Non ebbe mai risposta. Nemmeno dal Gallo. Il Gallo stava il suo posto e faceva la sua vita. Il Gallo e il Mago entrambi erano se stessi ed esprimevano se stessi. Ognuno nel suo Mondo. Appartenevano a mondi incomunicabili. Erano entrambi belli, buoni e giusti. Il Mago odiava il Gallo. Il Gallo non odiava il Mago. Il Mago aveva la Visione. Il Gallo no. Si può riflettere e argomentare chi avesse ragione e anche chi fosse più intelligente o più evoluto spiritualmente. Non è questa la sede. Non ce ne frega niente.

Il Gallo e il Mago avevano lo stesso diritto di esistenza. Il Mago poteva sprigionare fulmini e tempeste, morte e distruzione, pandemie e ordinanze giuridiche. Era in grado. Poteva. Ma sapeva. E allora non fece. Conosceva le leggi del karma, ne aveva già fatto esperienza: le rispettava! E allora non poteva farlo.

Ogni vita ha diritto di vivere. E quando ci dà fastidio è lì solo per mostrarci parti di noi che non riuscivamo a vedere (ah quanto il Mago era sicuro di avere ormai trasceso il suo EGO, quell’ego fiero tronfiotto che il Gallo gli sbatteva in faccia e nelle orecchie!) oppure è lì per provocare in noi reazioni distruttive e vedere come rispondiamo (ah quanto il Mago avrebbe eliminato all’istante tutti i Galli che gli danno fastidio!! uno o migliaia, a seconda del fastidio. e non sarebbe a corto di mezzi e li userebbe tutti… ) Ma il Mago sapeva. E allora non poteva. E allora scelse.

Scelse di vedere la propria Ombra. Scelse di non peggiorare il proprio karma, che già essere un mago di periferia gli bastava, che già per essere ora un Mago di brutta periferia doveva averne fatte di cose brutte nelle altre vite.
Basta così. Basta manipolazione. Basta sopraffazione. Basta egoismi.
Basta così. Un due tre liberi tutti. Liberi di essere. Liberi dal karma. Liberi dall’odio.

Tutte le creature viventi hanno diritto alla vita

La libertà e la sofferenza di ogni creatura sulla terra riguarda ogni creatura sulla terra.
Tutti la percepiscono. Tutti ne soffrono, tutti ne sono contaminati, condizionati e influenzati. In modi invisibili e anche in modi visibili. Sulla sofferenza si regge gran parte della Struttura sociale.
La libertà e la sofferenza di ogni creatura sulla terra riguarda ogni creatura sulla terra.
Ne va del nostro karma. Ne va della nostra Vita.

Gallo Mago Vacca e autodeterminazione - Silvia Pedri
Qui Milano. Nuove Abitudini. Ubbidire a regole insensate. Tutte. Sempre. Comunque. Anche i runners! (No copyright infringement intended. Contact for issues or removal.)

Molti passavano per la dimora del Mago, anche se si trovava in una sordida periferia. Alcuni vi sostavano a lungo per studiare insieme al Mago. Tutti si erano accorti del Gallo. A nessuno il Gallo dava fastidio. Solo al Mago.

Dobbiamo consumare le nostre ombre, bruciarle e col loro Fuoco fare spazio alla nostra Pace e lasciare che a poco a poco si espanda e diffonda, che diventi virale, contagiosa, che illumini e riscaldi…
Pace e Gioia per te e per tutto ciò che ti circonda. Siamo tutti collegati…

Un giorno, pochi giorni fa, il Mago mi chiese quante vacche avevo ucciso (tra atroci sofferenze, s’intende, mica si fa le cose a metà noi!) quel mese che stava per chiudersi.
Quel mese nessuna, pensai.
Lui disse basta una fettina di 30 grammi e hai ucciso una mucca.

Empatia esseri viventi - Silvia Pedri
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E io in quel momento pensai che conoscevo bene le leggi del karma, ne aveva già fatto esperienza. E che se ora mi trovavo lì da lui, piena di cicatrici ancora fresche di vittima e di carnefice, era perché dovevo averne fatte di cose spiacevoli nelle altre vite, e ora ne avevo abbastanza di distruggermi e distruggere e contribuire alla distruzione certa del pianeta e di conseguenza mia, e che non se ne poteva più, che meritavano Giustizia e Salvezza, Pace e Gioia, io per prima =D e poi tutti quanti!
Liberi di essere, finalmente, nel nostro pieno, autentico, originario, naturale splendore!

Sapevo. Potevo dire basta. Posso smettere di contribuire alla violenza. Smettere di agire violenza, sentire violenza. E salvarmi. O almeno non peggiorarmi.
Tutte le creature viventi hanno diritto alla vita.
La libertà e la sofferenza di ogni creatura sulla terra riguarda ogni creatura sulla terra.

E chi pensa che la natura dell’Universo sia predatoria è perché non ha ancora sentito sufficiente dolore o orrore sulla propria pelle, non ne è ancora stufo, non è ancora arrivato al punto di saturazione, non ha ancora conosciuto, per esperienza, le leggi del karma e non ha ancora SCELTO.
Se vuoi, puoi scegliere quale Universo contribuire a creare.

****

“Universo predatorio”: roba vecchia.
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Author

Silvia Pedri esplora la vita liberamente e ne comunica la potenza in modi artistici. Frequenta temi spirituali con esperienza e padronanza. Gestisce un blog di crescita personale, offre consulti, scrive, dipinge, fotografa, autoproduce ebook di romanzi, saggi e poesie, crea mp3 di musica e di meditazioni e crea video in cui recita e canta. Se vuoi sapere di più sulle sue competenze, clicca sull'icona di LinkedIn.

1 Comment

  1. IL CIBO CARNEO CI LEGA AL MONDO ASTRALE

    Nelle Scritture si legge: “Voi siete il tempio del Dio vivente.” Non bisogna dunque contaminare questo nostro tempio introducendovi degli elementi impuri.
    Purtroppo, dato che gli uomini per la maggior parte mangiano carne, assomigliano più a cimiteri pieni di cadaveri che a dei templi.
    Ogni creatura, animale o umana, è spinta a scegliere un certo alimento piuttosto che un altro, e tale scelta è sempre molto significativa.
    Se volete sapere quali sono i risultati dell’alimentazione a base di carne, andate al giardino zoologico, guardate gli animali carnivori e capirete subito. Comunque, per fare questa constatazione, non è necessario andare ai giardini zoologici. Nella vita s’incontrano campioni umani di ogni specie di animali, anche di quelle introvabili come i mammut, i dinosauri e altri animali preistorici! Ma cerchiamo di essere caritatevoli e limitiamoci ai giardini zoologici. Lì potrete constatare che i grandi carnivori sono animali feroci, che diffondono odori estremamente forti, mentre gli erbivori hanno generalmente un
    comportamento molto più tranquillo. Alla stessa stregua, gli uomini che mangiano carne sono maggiormente spinti verso un comportamento grossolano e distruttivo.

    La differenza tra l’alimentazione a base di carne e l’alimentazione vegetariana sta nella quantità di raggi solari contenuti nel cibo. I frutti e gli ortaggi sono talmente impregnati di luce solare che sono un condensato di luce. Quando mangiamo un frutto o un ortaggio, assorbiamo dunque in modo diretto della
    luce solare che lascia in noi pochissimi residui. La carne invece è piuttosto povera di luce solare, per cui imputridisce rapidamente, e tutto ciò che imputridisce rapidamente è nocivo alla salute.
    La nocività della carne dipende anche da un’altra causa.
    Quando gli animali vengono condotti al mattatoio, intuendo il pericolo di ciò che li attende, hanno paura e sono terrorizzati. Questa paura provoca un turbamento nelle loro funzioni ghiandolari con la conseguente secrezione di una tossina impossibile da eliminare. Tale tossina si introduce nell’organismo dell’uomo e la sua presenza non è certamente favorevole né alla salute né alla longevità.
    “È vero, ma la carne è squisita!” , direte voi.
    Può darsi, ma voi pensate sempre e solo al vostro piacere, alla vostra soddisfazione, per voi conta solo il piacere del momento e non importa se dovete pagarlo con la morte di innumerevoli animali e con la vostra rovina!
    Dovete inoltre sapere che tutto ciò che ingeriamo come nutrimento diventa in noi un’antenna capace di captare delle onde ben determinate. E così che la carne ci lega al mondo astrale.
    Gli strati inferiori del mondo astrale brulicano di esseri che si divorano tra loro proprio come le belve.
    Così, mangiando la carne ci mettiamo quotidianamente in contatto con la paura, la crudeltà e la sensualità animale.
    Chi mangia carne, mantiene nel proprio corpo un legame invisibile con il mondo animale e si spaventerebbe se potesse vedere il colore della propria aura.
    Benché l’anima degli animali non sia simile a quella degli uomini, tuttavia gli animali hanno un’anima, e chi ha mangiato la carne di un animale è costretto a sopportare in sé la presenza di quell’anima. Questa presenza si manifesta con comportamenti che appartengono al mondo animale. Perciò, quando un uomo
    vuole sviluppare il suo Sé superiore, incontra delle difficoltà, perché le cellule animali, che hanno una loro volontà contraria alla sua, non obbediscono al suo desiderio.
    Questo spiega perché molte manifestazioni degli uomini non appartengano in realtà al regno umano, ma piuttosto al regno animale. Il cibo che ingeriamo va nel nostro sangue e da lì attira le entità che gli corrispondono.
    È detto nei Vangeli: “Dove si trovano i cadaveri, là si radunano gli avvoltoi.” Questo è vero per i tre mondi: fisico, astrale e mentale. Quindi se volete sentirvi a vostro agio sui tre piani, non attirate gli avvoltoi con dei cadaveri.
    Il Cielo non si manifesta attraverso persone che si lasciano invadere da impurità fisiche, astrali e mentali.
    La carne corrisponde ad un elemento particolare nei pensieri, nei sentimenti e nelle azioni. Se per esempio sognate di mangiare carne, dovete stare attenti e vigili, perché ciò indica che vi troverete esposti a certe tentazioni ben precise:
    ad atti di violenza, a desideri sensuali o a pensieri egoistici ed ingiusti.
    Togliere la vita agli animali è una grande responsabilità, è una trasgressione della legge “non uccidere”. Inoltre secondo la Genesi, assegnando all’uomo il suo nutrimento, Dio disse semplicemente: “Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e ogni albero il cui frutto produce seme: questo sarà il vostro nutrimento.”
    Uccidendo gli animali per cibarsene, si toglie loro non solo la vita, ma anche la possibilità di evolvere che la natura aveva dato loro in questa esistenza. Quanti milioni di litri di sangue sono stati versati sulla terra che gridano vendetta al Cielo!
    I vapori di quel sangue attirano non solo dei microbi, ma miliardi di larve e di entità inferiori del mondo invisibile.
    Ecco le verità che non si conoscono e che forse non saranno accettate, ma che le si accettino o meno, io sono obbligato a rivelarvele.
    Noi uccidiamo gli animali senza tenere conto che la natura è un organismo e che uccidendo gli animali è come se toccassimo certe sue ghiandole, di conseguenza le loro funzioni si modificano e si crea uno squilibrio.
    La tradizione ci riporta che, prima della caduta, Adamo era amato, rispettato ed obbedito da tutti gli animali.
    Dopo la caduta, gli animali diventarono suoi nemici. Se gli animali non hanno più fiducia nell’uomo, se gli uccelli volano via al suo avvicinarsi e tutta la creazione lo considera un nemico, il motivo è
    perché è decaduto dalle altezze spirituali nelle quali si trovava.
    Bisogna che egli ritrovi il suo primitivo splendore sottomettendosi nuovamente alle leggi dell’amore e della saggezza.
    Solo così potrà riconciliarsi con tutti i regni della creazione e allora sarà l’avvento del Regno di Dio sulla Terra.
    (Omraam Mikhaël Aïvanhov)

    .

    Io, a differenza di Aïvanhov, non credo nella castrazione del piacere. Mai. Una persona deve fare sempre quello che sente buono e bello per lui perché è ciò che gli corrisponde e di cui ha bisogno. Ci sono momenti nella vita in cui si ha bisogno di forza bruta e animale, di un certo tipo di Fuoco, e allora viene spontaneo desiderare alimentarsi con questa energia. Ci sono altri momenti in cui si ha bisogno o desiderio di leggerezza e allora si può godere della luce e non del sangue.
    Io ringrazio sempre il cibo che mi nutre, qualsiasi sia. E’ sacro, si sta sacrificando e offrendo a me e contribuisce alla mia crescita. Mi riscalda, mi accende, mi illumina, mi rinfresca, mi conforta…

    Silvia

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