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Santa Lucia, il giorno più corto che ci sia? Lo dice il proverbio ma non è così, ma in molte città d’Italia si celebra questa festività religiosa e tradizionale. In alcuni paesi è proprio il 13 dicembre il giorno in cui i bambini ricevono i doni, anziché la Vigilia o la mattina di Natale.

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Il 13 dicembre, dal punto di vista scientifico, in realtà non è il giorno più corto dell’anno. Il numero minore di ore di luce e la maggiore durata della notte nel corso dei dodici mesi si registrano infatti con il solstizio d’inverno, il 21 dicembre.
La differenza tra le date, che a noi ora appare come un errore, è dovuta alla riforma del calendario introdotta da Papa Gregorio XIII nel 1582. In oltre 10 secoli erano stati accumulati circa 10 giorni di sfasatura. Dunque con la riforma il solstizio si spostò al 21 dicembre, mentre il giorno di Santa Lucia rimase il 13. In precedenza la festa di Santa Lucia cadeva in prossimità del solstizio d’inverno. Da lì nacque il famoso detto relativo al giorno più corto.

Il 13 dicembre è il giorno dell’anno in cui il Sole sorge più tardi.

La sensazione che sia “il giorno più buio” è perciò reale.

Cadendo nella stagione dell’Avvento, il giorno di Santa Lucia è visto come un evento che segnala l’arrivo del Tempo di Natale, che culmina con l’arrivo della Luce di Cristo nel calendario, il giorno di Natale.

La Festa di Santa Lucia viene celebrata in Italia, in particolare a Siracusa, e in Scandinavia, dove sono lunghi e oscuri gli inverni ed è un giorno di festa importante. In Scandinavia è rappresentata come una donna in abito bianco (colore della purezza del battesimo) e fascia rossa (colore del sangue del suo martirio) e con una corona di candele sulla sua testa. In Norvegia, Svezia e nelle regioni di lingua svedese della Finlandia, si cantano canzoni e le ragazze, vestite da Santa Lucia, portano in processione biscotti e panini allo zafferano, come metafora del “portare la luce del Cristianesimo attraverso le tenebre del mondo”.

Sia i Protestanti che i Cattolici partecipano a queste processioni, e i ragazzi impersonano di solito altre figure legate al Natale, come Santo Stefano. Si dice che celebrare compuntamente la giornata di Santa Lucia aiuterà a vivere le lunghe giornate invernali con sufficiente luce. Una speciale devozione a Santa Lucia è praticata nelle regioni italiane della Lombardia (in particolare nelle provincie di Brescia e Bergamo), dell’Emilia-Romagna, del Veneto, del Friuli Venezia Giulia, del Trentino-Alto Adige, nel nord del paese, e della Sicilia, nel sud, così come nelle coste croate regione della Dalmazia. In Ungheria e in Croazia, una tradizione popolare nel giorno di Santa Lucia prevede di piantare chicchi di grano: questi, che il giorno di Natale saranno già alti, rappresentano la Natività.

La figura di Santa Lucia

Santa Lucia è venerata sia dalla Chiesa Cattolica che dalla Chiesa Ortodossa. È considerata la Santa protettrice della vista e degli occhi. In passato, coloro che si recavano in Chiesa il 13 dicembre chiedevano una benedizione per gli occhi. La Santa – di origini siciliane – aveva deciso di convertirsi dal paganesimo al cristianesimo. I suoi genitori erano contrari e volevano imporle di sposarsi. Lucia rifiutò e fu perseguitata fino alla morte. Le vennero strappati gli occhi.

Le uniche informazioni certe su Santa Lucia confermate anche dall’archeologia riguardano la sua provenienza cioè la città di Siracusa in Sicilia. Secondo l’agiografia, Lucia nacque da genitori ricchi e nobili intorno al 283. Suo padre era di origine romana, ma morì quando lei aveva cinque anni, lasciando Lucia e sua madre senza un tutore legale. Sebbene non esistano fonti per la sua vita che non siano le agiografie, Santa Lucia (il cui nome Lucia si riferisce alla “luce” (Lux in latino), sarebbe stata una santa siciliana martirizzata a Siracusa intorno al 310 d.C. La Leggenda aurea di Giacomo da Varagine, compilata per la prima volta nel XIII secolo, un compendio diffuso e influente delle biografie dei santi, è la fonte principale sulla sua vita

Ella avrebbe portato sua madre, malata, nel santuario di Sant’Agata, dove fu guarita: Lucia allora convinse la madre a permetterle di distribuire gran parte delle loro ricchezze tra i poveri.

Lucia poi si rifiutò di sposare un pagano e da questi fu denunciato alle autorità romane: secondo la leggenda fu minacciata di venire condotta in un bordello se non avesse abiurato ma, al suo rifiuto, nemmeno cinquanta buoi a cui era stata legata riuscirono a spostarla. Allora accatastarono legna per una pira, così da bruciarla sul posto: nel mentre lei continuava a parlare, dicendo che la sua morte non avrebbe spaventato gli altri cristiani ma avrebbe addolorato i non credenti. Uno dei soldati le infilò una lancia in gola per fermare queste denunce, ma senza alcun effetto. Lei non smise mai di affermare e incarnare l’evidenza della sua verità.

Santa Lucia morì in seguito, solo dopo avere ricevuto la comunione.

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Charles Macfarlane scrisse che il suo principale reato potrebbe essere avere donato tutta la sua grande ricchezza ai poveri invece di condividerlo con il suo pretendente, che per questo l’avrebbe poi accusata presso il governatore di professare il cristianesimo.

In un’altra storia, Santa Lucia aiutava i cristiani a nascondersi nelle catacombe durante le persecuzioni dei cristiani sotto Diocleziano, e per vederci al buio e allo stesso tempo per portare con sé quante più provviste possibili, risolse attaccando le candele a una ghirlanda sulla sua testa.

Perché i nostri antenati si sono premurati di associare la storia (più o meno leggendaria non importa) di questa santa proprio a questo giorno dell’anno?

Il mito ci mostra l’EVIDENZA dell’importanza di essere se stessi, senza remore, senza compromessi. In ciò che ci APPARE il buio più nero e profondo… riconoscere la luce sempre viva della propria Verità e portarla avanti.
La verità è l’unica cosa che è luce e porta luce. La verità è l’unica cosa che porta ordine, libertà e pace.
Non serve avere sviluppato terzo occhio e ottavo chakra… La verità è una cosa semplice. E incarnarla è qualcosa di irresistibile.

Un breve rito per la notte di Santa Lucia

Per questo, per tutti noi, oggi come e più di ieri, vale la pena ringraziare questa Donna autentica, libera, inesausta e invincibile.
La notte del 13 dicembre, accendi una candela bianca a fusto lungo, emblema di semplicità ed essenzialità, rigore e purezza.
Congiungi le mani davanti al cuore e ringrazia. E, lasciando la candela ardere in luogo sicuro, vai a dormire, abbandonandoti con fiducia all’inesorabile potere della Verità.
Il fuoco eterno di questo Spirito indomito arde in ciascuno di noi, fa parte di noi.

Amen.

(Liberamente tratto da Wikipedia.it e GreenMe.it )

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Silvia Pedri esplora la vita liberamente e ne comunica la potenza in modi artistici. Frequenta temi spirituali con esperienza e padronanza. Gestisce un blog di crescita personale, offre consulti, scrive, dipinge, fotografa, autoproduce ebook di romanzi, saggi e poesie, crea mp3 di musica e di meditazioni e crea video in cui recita e canta. Se vuoi sapere di più sulle sue competenze, clicca sull'icona di LinkedIn.

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