Gli insegnanti che formano la capacità di imparare, la religione che crea e coltiva comunità, la giustizia che tutela l’uomo e la sanità che protegge e sostiene la sua salute, lo stato che fa gli interessi del cittadino, le università che portano avanti ricerche indipendenti per creare conoscenza e opportunità in tutti i campi del sapere…
Questo non è il Futuro. Il Futuro non lo conosciamo ancora. E sarà molto meglio e molto peggio di così. Questo è il passato, il passato che è finito. È ciò che sapevamo del nostro mondo e che ora non corrisponde più al nostro mondo.
Il nostro mondo si è sbriciolato, corroso dalla sua corruzione, dalla sua crudeltà, dalle sue menzogne, dai suoi spietati egoismi, dai rapporti di potere e sopraffazione. Il nostro mondo si è auto-divorato, nell’ignavia di molti. E ora si rivela per quello che è. E crolla. E ci libera dalle sue catene. Finalmente.
E ci mostra che così non va. Così non funziona, in noi e fuori di noi.
Adoro gli inizi, tutti li adorano, per quella loro straripante esuberante promessa di infinito: la Vita che afferma se stessa e si affaccia su un Tempo Nuovo, un Tempo Altro.
Ma prima di arrivare a un inizio bisogna passare attraverso una Fine. Prima dell’inspirazione c’è l’espirazione, lo svuotamento. Guardare in faccia lo svuotamento di senso ci dà la forza e la capacità di trovare o creare un nuovo Senso e di riempirci di senso. Per riuscire a godersi un inizio bisogna godersi una Fine.
L’Inverno è ciò che permette alla Primavera di esistere. La Consapevolezza di ciò che è e di ciò che è stato ci concede la libertà di muoverci in sintonia con noi stessi, con gli altri, con il tempo e lo spazio.

Questi anni difficili e turbolenti, drammatici, che stiamo attraversando sono la fine della tua vita finora. Servono a maturare un nuovo Inizio, più vero, autentico, più simile alla tua vera natura. Un nuovo inizio per te e per tutti. La Vita non muore mai. Si trasforma, si trasmuta. Questi anni che stiamo attraversando servono a vedere e a scegliere, a fare i conti con la vita e la morte, con il nostro centro e le nostre direzioni, e scegliere una Vita-ad-ampio-respiro, nuove connessioni, nuove collaborazioni, amicizie, amori, alleanze, e soprattutto una nuova connessione e alleanza con se stessi e la luce che ci guida e anima.
Nel buio si riconosce la luce. Nel buio si capisce che la luce non è fuori. Si capisce che Dio, che la Giustizia, che l’Amore… non sono quelli che ci dicono gli altri. Si sperimenta che le scelte giuste per noi non sono quello che ci propongono o ci impongono gli altri. Non siamo più bambini. Come umanità stiamo liberandoci dal giogo dell’autorità. Mamma e Papà ci amano forse sì forse no come possono ma non sono infallibili.
Tutta la responsabilità della tua vita è nelle tue mani. Respira, prendine atto, è così. Tutta la responsabilità della tua vita è nelle tue sole mani di giovane adulto, una scelta dopo l’altra, una intuizione dopo l’altra, un atto di coraggio dopo l’altro, in sintonia con te stesso, quello che senti, quello in cui credi. La luce che ti anima e che ti guida è DENTRO. Il tuo Potere, sulla tua vita e solo sulla tua vita, è assoluto.
È la rivoluzione copernicana del Senso, del Centro e delle infinite Opportunità.
Ti prendi in carico te stesso, il tuo presente, il tuo passato. Ti apri verso il futuro, l’infinito meraviglioso ignoto. Ti rendi disponibile. Tutto è da sperimentare scoprire e tessere. Ti stai ora finalmente affacciando alla Vita.

Che ne hai fatto di te stesso negli ultimi decenni, ti sei rispettato, amato, onorato, ti sei curato e coltivato? Ti sei smarrito? È ora di uscire da lì. E ritrovarti. Se sei impantanato o in trappola è perché non hai voluto o non hai potuto ascoltare il richiamo, che risuonava da sempre, delicato e persistente, dentro di te. Osserva. Ricorda. Perdona. Ed esci da lì. La Vita ti aspetta a braccia aperte.
Ora è possibile. Puoi contemplare la tua fine, lenire rimorsi e rimpianti, osservare debolezze e fragilità, ringraziare per la Forza e il Coraggio, per la Volontà e l’Amore che ti hanno portato fino a dove sei ora.
Stai tranquillo che se non fossi una persona piena di Coraggio e Curiosità non leggeresti le mie parole. Se tu non fossi una persona piena di Forza non saresti vivo ora. La Forza l’hai sempre avuta dentro. Anche quando era congelata dentro. A poco a poco il suo fuoco si è acceso e animato e ha preso spazio. Ma ti ha sempre sostenuto e ti sostiene. Fino a che può esprimersi. Vuole esprimersi!
Sii pronto a perdere tutto.
Solo chi ha il coraggio di perdere tutto può avere tutto, diceva Mère, la compagna di Sri Aurobindo, che insieme a lui, quasi un secolo fa, diede nuova Vita e nuovo Senso alla Yoga, all’unione di Spirito e Materia.
Ricorda che puoi perdere solo ciò che non hai e solo ciò che non sei, puoi perdere solo ciò che cade, come foglia, perché ha finito il suo ciclo, e, cadendo, permette nuovi cicli, puoi perdere solo ciò che crolla perché non ha radice nell’ordine cosmico.
Solo il rispetto e l’amore nutrono la vita.
Siamo in una guerra in quanto stiamo radendo il suolo di ciò che era, facendo terra bruciata di ciò che era marcio. Tutto viene a galla. Tutto appare insopportabile, non più tollerabile. Terra Nuova, Campi Nuovi devono rinascere e rifiorire!
Siamo in una guerra contro i nostri nemici interiori, contro le nostre interiori pochezze o brutalità. Senza accanimento, attraverso l’osservazione, il distacco, le scelte. Con amore. Siamo in “guerra” perché stiamo creando i fondamenti per una nuova PACE di cui già possiamo a volte percepire i profumi…

Il più grande romanzo della nostra civiltà si intitola, provocatoriamente, “Guerra e Pace”: una epopea di quasi seicento personaggi in un lasso di tempo di più di due generazioni per sviscerare il senso dei movimenti della Storia, i movimenti più ampi, collettivi, cosmici, e i movimenti più intimi, interiori e privati, più poetici forse ma non meno profondi, sconvolgenti e rivelatori.
La fine non è sempre male. È il ristoro, il riposo, il passaggio ad un Nuovo Inizio. L’espirazione prima di una nuova corsa a perdifiato. L’ispirazione di tutto quello che si è appreso nel corso del Viaggio.
“Guerra e Pace”, il più grande romanzo di Tolstoj, il più grande romanzo russo, il più grande, finissimo, intenso, ricchissimo, colossale, complesso, coinvolgente romanzo che sia mai stato scritto.
Come finisce? Come è la PACE faticosamente raggiunta?
Ho letto questo romanzo una quindicina di anni fa e ho un ricordo dolcissimo di questa PACE. Ma in realtà non la ricordo per niente. È davvero così sublime? È assolutamente necessario rileggerla!
Se non altro per diventare, un pochino, più intelligenti, grazie al genio assoluto di Tolstoj.
“Guerra e Pace” di Leone Tolstoj, scritto dal 1863 al 1869, edizione Mondadori del 1999 a cura di Igor Sibaldi. Tomo quarto, parte quarta, dal capitolo XVI…
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Tolstoj contro il fantasma di onnipotenza
Per un mondo sostenibile, pensieri che vengono da lontano per insegnarci un altro modo di vivere!
Dell’opera di Tolstoj si conoscono i potenti affreschi romanzeschi e la riflessione teorica sulla non-violenza.
Tuttavia i suoi testi cristiani, le sue analisi di economia politica e la sua osservanza di pratiche e valori contadini ne fanno anche un precursore della decrescita.
A prescindere dai loro presupposti teologici, cui non si è tenuti necessariamente ad aderire, questi scritti contengono un insegnamento prezioso per chi vorrebbe lottare, anzitutto nei suoi comportamenti quotidiani, contro il delirio di una società fondata sull’idea di onnipotenza.

Il Regno di Dio è in voi
Il testo contiene una critica spietata della nostra società, e la proposta di una via di salvezza, attraverso un mutamento radicale. Il libro che ispirò Gandhi.
Nell’opera di Tolstoj ci sono la crisi del cristianesimo e l’annuncio del modernismo, i segni imminenti della trasformazione del socialismo in bolscevismo, echi di anarchismo, ma soprattutto la speranza di un mondo diverso.
4 Comments
Silvia con le sue acute e penetranti osservazioni, con il suo spirito di pura essenza e presenza nell’adesso psichico e sociale, è un portento e balsamo per questi tempi apparentemente tetri e grevi, in realtà l’inizio dell’era dell’autentico incontro tra esseri pulsanti e irradianti di quel vero, tanto soffertamente e gioiosamente raggiunto, finalmente.
grazie. :)
Silvia scrive da persona illuminata, come se canalizzasse un messaggio di un essere di luce, di un angelo. La sua visione della realtà, probabilmente non è perfetta, ma è vasta e profonda. Non vuole insegnare dogmi ma piuttosto rompere le vecchie credenze, che creano false aspettative e certezze. Silvia è una specie di messia di questa nostra epoca, aiutiamola a non lasciarla sola.
grazie. :)