(Mia ricetta segreta inclusa)
Ho conosciuto, e non frequentato, astrologi che quando gli chiedevi qualcosa rispondevano “ma cosa vuoi fare xx tu che hai questo e questo messi così e così!!?“
Spesso era solo la loro convinzione. Spesso era solo la convinzione del cliente, peregrina, condizionata, inconsapevole della vera natura delle cose. Spesso era solo la convinzione dell’astrologo, una diagnosi casuale data da ignoranza della astrologia o delle persone o da sfiducia nel genere umano. In ogni caso andavano smantellate. Non imposte. Non giustificate. Andavano accolte in uno spazio di apertura, di possibilità. Sono solo convinzioni.
Una convinzione può togliere la vita.
Un medico preoccupato porta il suo assistito sul piede della fossa.
Una convinzione può fare perdere occasioni.

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Una convinzione può fare perdere occasioni.
Una donna che ritiene che tutti gli uomini siano mariuoli non vede altro, dentro e fuori di sé. Più spesso ancora, per attrazione fatale, non trova altro. L’uomo della sua vita le passa a un grado di separazione. E lei non lo sa. Non è l’uomo per lei. Lei attira solo mariuoli. È l’uomo della sua amica, che attira solo dei distruttori. A ognuno il suo. :)) A lei in fondo i distruttori non piacciono più di tanto.
Ieri ho detto a un mio insegnante “Hai visto la M. dicevi che se avesse mantenuto la sua relazione non sarebbe più venuta, come sempre accade, e invece eccola qua, che mantiene i suoi interessi, il suo impegno nella sua crescita personale e anche il successo nella sua relazione sul quale nessuno avrebbe contato”. Lui mi ha risposto “Cosa? Ah sì? L’ho detto??” Cioè non si ricordava di avere sentenziato la sua prognosi, la sua profezia. Era solo una delle tante profezie sui rappresentanti del genere umano che snocciola ogni giorno. Avendo sempre ragione, non tiene il conto.
Guarda caso dimentica quelle che non si avverano. Altrimenti gli verrebbe meno anche la convinzione di avere sempre ragione. :)) E comunque gli verrebbe meno la convinzione che gli allievi appena si fidanzano se ne vanno, convinzione che si accompagna ad altre sue convinzioni parenti… che gli artisti appena si sposano perdono tutta la loro forza e unicità… che le donne sono sanguisughe, che fin da subito avanzano richieste… chi si sposa insomma è perduto.
Guarda caso lui è solo solissimo. Ha incontrato donne troppo problematiche, che facevano le figlie. E il bello è che quando ne racconta ne è convinto e ne è convinto così tanto e bene che convince anche te che, porca miseria, sempre con psicotiche va a parare, che destino! Quando è inevitabile che incontri deboli di mente se è impegnato a fare il forte di mente, l’insegnante, con tutti, h24. È comprensibile che le sue compagne, suoi pari, detestino un papà che insegna tuttologia e ha sempre ragione, e, scelte per il loro ruolo e imprigionate nel loro ruolo, diano di matto. Lui ha sempre ragione. Fatalmente, è così. O almeno è sua convinzione. Quando ha torto se ne dimentica. Il torto non rientra nel suo mondo, è fuori dal suo raggio di visione.
Ogni convinzione funziona così infatti. Gli uomini sinceri non abitano il mondo della donna di cui sopra. Quando le passano a fianco non li riconosce come suoi uomini. Forse sono fluttuazioni accidentali del caso che popolano anche loro l’universo. Forse sembrano uomini ma in realtà sono alberi che camminano.

La convinzione vuole rimanere tale.
Ciò che la contraddice, se per pura fortuna viene rilevato, viene dimenticato.
È come una legge di conservazione dell’energia. Castaneda li chiamerebbe “voladores”, Givaudan “forme pensiero”. Hanno vita anche loro e voglia di tenersela stretta. Sono entità energetiche la cui vita ha interessi contrari alla nostra di vita.
Sono parassiti, e non simbionti. Non collaborano alla nostra vita, la mangiano, la corrodono, la distruggono. Si devono rinforzare. O almeno sopravvivere.
Li abbiamo sempre con noi. Tra noi e la nostra visione del mondo e la nostra azione nel mondo ci sono queste macchie che contaminano la visione e condizionano il comportamento.
L’essere umano se ne è accorto e ha imbastito tecniche e pratiche di ogni tipo per far fronte all’emergenza. Non che non servano… Ma le convinzioni sono sempre lì.
Sono nate nei nostri primi anni di vita. Forse ci hanno aiutato a sopravvivere nei primi anni, o nei primi decenni, o a farcene una ragione, o a difenderci, o a stare all’erta.
Fanno parte di noi del nostro Destino con la D maiuscola, delle lezioni da sperimentare e imparare.
È nostro dovere averci a che fare. È nostro dovere, per il nostro bene, conoscerle, osservarle, ascoltarle.
Solo se le conosciamo bene, possiamo conviverci felicemente.
Sono altro dal nostro vero sé, dalla nostra Anima che vuole solo Libertà e Felicità. Sono esattamente quella cosa che si frappone tra Noi e la Nostra Felicità.
La Verità, la Felicità è là dietro. A volte la vediamo ma non la riusciamo a prendere. E già vederla è tanto, già vederla, attrarla e sentirla è sintomo di grande, rara, libertà. Ma ancora ci confondiamo. Non siamo mai sicuri di cosa sia la vera verità, la reale realtà. E, di conseguenza, tutto il nostro comportamento ne viene sbilanciato. Non viviamo più al presente con tutto quello che di bello e meno bello ci offre. Ma viviamo in difesa o in attacco nei confronti di un mondo tutto sommato ostile… E se la nostra azione non è al presente ma nei pensieri, ricordi, strategie, che il presente ci suscita, non può essere calibrata sul presente, è goffa, impanicata, ridicola, maldestra, in ultima analisi distruttiva e autodistruttiva.

Che fare? Niente. Scegliere dove stare.
Scegliere un campo neutro e non invaso da parassiti. Scegliere di non nutrire le convinzioni con la propria cecità al mondo, a qualsiasi mondo altro dalle nostre convinzioni. Scegliere di avere torto. Scegliere di non agire, scegliere di non agire come al solito, di sorprendere e sorprendersi, farsi agguati diceva Castaneda. Scegliere di vedere la convinzione, ascoltarla, riconoscerla e lasciarle aperta una possibilità. E lasciare aperte anche tutte le 4.500 miliardi di altre possibilità.
26.10.2021
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