“Eh mia cara. Tu hai fatto una scelta mossa dall’anima, non dalla ragione. Adesso sei nella prospettiva del Miracolo.”
Puoi aspettarti di tutto. Siamo al di là dell’immaginazione. In senso buono e meno buono.
Mi disse un anno fa una mia amica. E se guardo indietro a questo anno appena trascorso rabbrividisco a notare tutte le occasioni miracolose che mi hanno salvato la vita. E molto di più: me l’hanno forgiata, formata.
Già sopravvivere senza stare rinchiusa in casa come un topo in questi ultimi anni è segno di un miracolo. Muovermi senza fissa dimora, nei posti più vari e impensati, tra persone mai viste e incomprensibili, senza reddito, attraverso l’Italia e non solo, gestendo e risolvendo innumerevoli situazioni burocratiche, partecipando a diversi fronti di guerra, incluso quello italiano, è stato oggettivamente al di là delle mie forze. Sono viva per miei meriti di ostinazione e sono vegeta per miracolo. Viva e vegeta e fiorente, direi. Ma ancora costernata.
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In tempi di guerra come siamo, si perdonano le debolezze. La realtà esterna mette davvero tanto alla prova! Stare nella prospettiva del Miracolo è cosa nuova. Non siamo allenati.
Non potere contare su altro che le proprie personali risorse, mentali e spirituali, e il Miracolo quotidiano della Vita, mentre tutto intorno non cessa di crollare ed esplodere, è una grande prova, per tutti.
È LA prova.
Siamo in guerra. Non sono qui per consolarti. Sono qui per dirti la verità. Non ti dirò che va tutto bene. Ti dico che le guerre si affrontano, si attraversano e si vincono. Le guerre personali come quelle planetarie. E che QUESTA guerra è LA guerra finale, quella del cambio dei Tempi e di tutte le modalità commerciali, culturali e spirituali in gioco sul pianeta Terra.
È normale che ci sia confusione. È comprensibile che ci sia gente che non vuole sapere e capire, per paura di non potere. Ma la vittoria è semplice ed è una sola. Ed è certa, inevitabile. È solo una questione di tempo. Più siamo a capirlo, più in fretta ne usciremo. Qui, ora, vince chi vive nella prospettiva del Miracolo.
Vince chi sa che la sua vita sta procedendo, come quella di tutti i suoi simili, in un campo di mine antiuomo, ed è ben attento a evitarle. Sa che è in questo mondo per imparare ad avere a che fare con tutti i tranelli di questo mondo. E dal mondo non evade. Lo rispetta troppo, lo onora. Onora la materia, non ne fugge. Non cerca di dimenticare, con nessun tipo di droga, televisione, serie tv, propagande orrorifiche, emergenze, adrenalina, sesso, lavoro, alcool, tabacco, cocaina, marjuana, eroina, zuccheri, shopping, navigazione sul web, calmanti attivanti e antidolorifici insomma tutte le cose che il Sistema, da anni, sempre più, per il nostro bene, ci suggerisce. Vuole solo ricordare, ogni giorno meglio, perché è qui e come esserci. Vuole ricordare di essere vivo. È nel mondo. E c’è un senso al suo esserci. Non ha paura di andarsene ma soprattutto non ha paura di esserci e non perderebbe l’occasione e non mancherebbe le sfide per nessuna ragione. Ma sa che non appartiene al mondo. Appartiene a se stesso. Ormai sa che al mondo non c’è più da credere. Crede solo in se stesso.
Sa che può STARE nel luogo del Miracolo, che è semplicemente uno stato di cose, un luogo dell’energia, spirituale e materiale, o una dimensione, come si dice oggi.
Ci può stare. Se sceglie di starci.
Puoi stare nella dimensione del Miracolo. Se scegli di starci.
Circa un anno fa, in un breve momento sereno del periodo più tumultuoso della mia vita, feci questo sogno.
Ricopio dal mio diario. “Sogno di Ascensione” Bastava mettersi in una postazione, un semplice posto con un legno sopra la testa, una porta essenzialissima simbolica, e alzare il braccio destro con mano tesa e chiedere/ringraziare o forse anche niente perché si era già nella possibilità di farlo e si veniva aspirati corpo e tutto in verticale attraversando la materia. La quarta quinta/sesta dimensione. Non so. Forse anche di più. In realtà è durato diversi passaggi.
All’inizio sembrava di fluttuare e viaggiare sopra la spiaggia di notte e vedere senza capire strane e molto belle architetture tipo Shamballa e molte altre e intanto sentire le voci di bimbi che corrono… Evidentemente, dico ora, questo è quello che possiamo cogliere delle dimensioni più prossime tra quelle più elevate della nostra.
Poi forse, dico ora, le immagini si sono fatte impossibili da sostenere e non ho visto altro che piani di immensi supermercati a buon mercato, oltrepassati in verticale. Come guardare dal finestrino il nostro mondo mentre lo si supera.
L’unica cosa che ho capito è che questo “dispositivo”, o diciamo così questa capacità personale, funzionava in questo modo per il mondo 3D in cui si fosse immersi. Cioè si può essere immersi in un mondo di terza dimensione, starci dentro, magari anche lavorarci dentro e poi la sera (o all’occorrenza) ascendere.
Tradotto in termini banalissimi da fumetto. Mi viene da pensare, ora che scrivo, che accidentalmente è anche una protezione: le ingiustizie del mondo, in questa fase di transizione in cui noi ci siamo dentro e lui è ancora brutto, non ci possono toccare, raggiungere.

Per i Miracoli bisogna rendersi disponibili. Mai abbiamo avuto più motivazione e necessità di ora di creare e accogliere, di fare e ricevere, Miracoli.
Stai comoda/o nella prospettiva del Miracolo, in quell’ordine di idee, o meglio in quella modalità di esistenza, in quell’atteggiamento, in quel sentire?
Mettiti comoda/o. Si parte!
Chi è nel mondo ma non del mondo è invincibile dal mondo.
E, piccolo effetto collaterale, salva il mondo. Con la sua pace, crea pace. Le vibrazioni miracolose sono contagiose. Non passano inosservate, non lasciano indifferenti. Ovunque trovano terreno fertile e ricettivo, fertilizzano.
Chi ordisce le tele delle trappole per tenere nel sacco l’umanità non tiene conto dello Spirito, della variabile “spirito”. Pensa che gli esseri umani reagiscano come i cani di Pavlov ai loro input, che siano meccanismi fatti di istinti, puri e meri sollecitabili e manipolabili. Ma se non ci fosse lo Spirito ad animarlo il mondo materiale sarebbe già imploso da miliardi di anni! Altroché entropia. Lo Spirito ama la distruzione perché la distruzione è rivelazione. I terremoti scoperchiano ciò che è nascosto, portano tutto alla luce. Resistono solo le cose vere, che hanno radici nella realtà vera. E continuano a dare i loro frutti. Resiste solo lo Spirito. Vince solo chi ha Dio dalla sua parte, letteralmente. Meglio farselo amico, no?
Siamo in un periodo storico stra-ordinario, in cui la realtà è esattamente l’opposto di quello che una minoranza dice e che una maggioranza crede.
Ognuno può credere quello che vuole. Non sono io a dirigere il suo pensiero né sono responsabile io di quello che lui ritiene giusto. Ognuno può credere quello che vuole. La questione è che dovrebbe essere in grado di credere quello che vuole lui.
Dovrebbe essere messo nelle condizioni di poterlo fare.
Dovrebbe lui stesso rendersi conto quando non è nelle condizioni di poterlo fare (per mancanza di mezzi o per abbondanza di mezzi distorti) e scegliere di farlo.
Puoi anche scegliere di andare al macero insieme al mondo. A me, personalmente, non sembra conveniente farlo. Preferisco non essere del mondo. Scelgo di parteciparvi da dentro dopo averlo guardato da fuori. Scelgo di seguire solo il mio centro di gravità permanente, che si nutre ogni giorno di nuove consapevolezze ed è in continua trasformazione, ma è permanentemente il mio Centro, il mio baricentro, il mio ponte di comando.

Non credo al mondo. In realtà non credo a nessuno. Ascolto. (quando non orribilmente cacofonico e idiotamente contro natura). Ricevo. Grazie. Valuto io.
Il mondo crede alle catastrofi ambientali o sanitarie e ci tiene nascoste le catastrofi culturali, identitarie, sessuale, cognitive, scientifiche, spirituali, nonché finanziarie. Ci raccoglierà cadaveri a fatto compiuto.
Io credo nella Natura non nel superpotere dell’uomo né in positivo né in negativo, io credo nella biologia, so che i virus sono simbionti come i batteri, alleati non nemici del nostro benessere. Credo nelle cose semplici buone belle e sensate che fanno bene, come l’arte, la cultura, da qualsiasi parte dell’universo provengano, e come i principi dello yin e dello yang, del maschile e del femminile, che questo universo ancora lo tengono in piedi e in movimento.
Io sono ciò in cui credo. E nessuno può distogliermi dalle evidenze che sperimento ogni giorno. Né mettendomi ansia né mettendomi paura. So che il peggio che può succedere è che io diserti dalla mia anima e questo non avverrà mai, per cui ho già vinto. Sono sulla strada del mio personale successo.
Io so che sono al centro dell’Ordine dell’Universo e che lui, nonostante il casino che ci fanno dentro queste formiche di uomini, continuerà a procedere, vivo, vegeto e fiorente, per la sua strada.
Che lo sappia o no, ormai sono nel Flusso. Da tanto tempo l’ho scelto.
E secondo me lo hai scelto anche tu.
Dal Flusso sei protetto.
Non sei più a livello dei cecchini. Stai già volando più alto.
Mi sforzo di essere, ogni giorno, silenziosa, allineata e immobile, le tre caratteristiche della persona trasparente alla Luce, secondo l’alchimista realizzato Patrick Burensteinas, e di muovermi, precisa e incisiva, a partire da questo mio cristallino centro.
Ci tengo ad avere visione ampia e direzione sicura e stabile, strategie consapevoli, a lungo e medio termine. Ma mi sforzo di preoccuparmi giorno dopo giorno, altrettanto sicura che tutto si aggiusterà, troverò il modo, al momento, facendo.
Ogni cosa, nel flusso dell’Ordine dell’Universo, trova il suo spazio, la sua perfetta o perfettamente sensata collocazione.
Sono straniera nel mondo, lo guardo da una prospettiva più ampia, lo guardo dal mio Paese di origine, l’unico di cui vanti cittadinanza, dalla mia Anima. Prendo decisioni mossa dall’anima, non dalla ragione.
Di conseguenza, non posso che risiedere nello spazio della mia Anima, nello spazio, nella dinamica del Miracolo.
Lì dentro, allineata, cioè coerente, fedele alla mia Anima, nel rispetto di me e della mia crescita, attraverserò a testa alta tutto quello che viene.
Ricordati di Te. Dimenticati del concetto di Miracolo. Lascia che sia e apprezza quello che è, momento dopo momento.
La Meraviglia è l’espressione naturale dell’Universo.

CONSIGLIATO PER TE

Il Risveglio del Drago — Libro
di Stefania Croce
Cosa sia Lemuria, di quale dimensione si tratti, se essa sia la rappresentazione di un qualche piano sottile del corpo o dell’anima, è difficile dire per chi sta al di qua dell’invisibile barriera che un Medium è in grado di valicare. Sta di fatto che questo lavoro riesce a legare con coerenza aspetti molto diversi, ricostruendo con grazia il disegno intelligente della Coscienza.
Come esistono altre galassie nel cosmo, così esistono altre dimensioni poste su piani di frequenza diversi dal nostro. La realtà sotto i nostri cinque sensi non è dunque l’unica.