Non so se ti capitano spesso esperienze che ti ribaltano la vita.
Certo, io me la sono andata a cercare.
Un giro completo in latitudine. Un altro emisfero.
Milano – Buenos Aires e ritorno in meno di una settimana. Dovevo solo trascorrervi il compleanno. In base a una pratica astrologica, sarebbe stato di buon auspicio per tutto l’anno a venire. Beh sì, quei giorni c’erano buone energie!
E io ero così ribaltata, sconvolta, smarrita e aperta che davvero mi persi e mi ritrovai.
“C’è vita sul pianeta!” Una esclamazione di pura sorpresa e meraviglia.
Scoprii un amore viscerale per l’Argentina, il suo umorismo, la sua poesia, scoprii coraggio e fiducia nella vita e ripresi in mano quel mio spirito avventuroso e appassionato che ancora mi sostiene.
Fui anche scoperta. Ma di questo ne parliamo dopo. Te ne parlo nel mio libro.
Tutto avvenne grazie all’amore, la più potente medicina, il detonatore e incubatore di ogni trasformazione. L’amore, tanto cercato, mi trovò. E mi prese.
Eh sì, c’è anche un uomo. O almeno c’era. Chissà. =D
Questo libro è la storia di come sono rinata in Argentina, storia romanzata, per renderla più credibile.
Ti invito a fare questo viaggio insieme a me. Ti garantisco che leggerlo sarà (quasi) come viverlo. Una esperienza che (quasi) ti ribalterà la vita!
Sei pronto?
Silvia
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Da Milano a Buenos Aires e ritorno in una settimana, fine novembre 2017.
Silvia è in viaggio, un viaggio né di lavoro né di piacere, è in missione per risollevare le sorti della sua vita. Si chiama Rivoluzione Solare Mirata ed è una pratica astrologica che consiste nel trascorrere il compleanno nel luogo del mondo in cui le condizioni astrali sono le più favorevoli possibili per l’anno a venire. Estremi mali…
Silvia non ama viaggiare. È stato un enorme atto di coraggio e un enorme dispendio di energie per lei attraversare il globo, da sola, superando più o meno fortunosamente e fortunatamente tutti gli ostacoli del caso. Al suo arrivo è distrutta e sconvolta. Forse questo la rende più aperta, ricettiva e sensibile. Però è anche vero che le energie sono molto buone, intense, dolci e favorevoli. Lei è inquieta e tormentata di carattere e di destino ma questa città le sorride da ogni angolo e da ogni persona.
A volte le sembra di respirare poesia. A volte tutta questa poesia la spaventa. Come quando uno strano ragazzo, di stranezza affine e complementare, resta colpito, da non si sa che cosa, e la ferma per strada. E no sembra non ci sia scampo. Alla vita forse bisogna arrendersi. D’altro canto, chiedi chiedi e alla fine ti è dato.
Sposti le montagne e i tesori li trovi. Che tesori sono, se sono tesori, poi è tutto da vedersi. Sconvolta e coinvolta, trascinata in questa buffa avventura, Silvia si lascia guidare ma deve tenere in conto diversi inciampi perché a camminare non è brava né abituata. Forse, anzi, sta facendo i suoi primi passi. D’altra parte anche il suo nuovo, aitante, sciolto amico ha un cuore claudicante e non solo. In fondo sembra che il destino abbia concesso e ordito una “prima volta” per entrambi. A qualsiasi età, la vita può dare una seconda o una terza o una ennesima possibilità. Poi, certo, bisogna sapersela giocare.
In soli due giorni insieme, succedono cose che cambieranno per sempre il destino dei due protagonisti. Passato, presente e futuro si rivelano e si intrecciano, sperimentando nuovi disegni.
Liliana –
È leggero… scorre come un ruscello alpino in primavera. Allo stesso modo è potente, come il mare in burrasca.
Adoro il modo in cui l’hai scritto. Penso che l’elemento più difficile per chi scrive, oggi, sia l’onestà. Come nei difficili rapporti umani, chi scrive dev’essere spietatamente sincero con se stesso, perché altrimenti il lettore se ne accorge, lo sente… e respinge il tutto.
Il tuo libro mi ha fatto passare dal godimento… alla commozione. è davvero sorprendente. Non leggevo qualcosa di così bello da tempo immemore!
Altro che onestà… qui c’è anima, vita, tutta la tua persona.
Non saprei che altro aggiungere, sono emozionata. Mi sta salvando.
Ti apre il cuore. Ti scioglie il cuore, Silvia. Guarda che io non sono tipo da smancerie.
Isabella –
Mi è piaciuto moltissimo, per stile narrativo, ritmo e contenuto: è divertente e commovente. La protagonista è eccezionale, tenera, fragile, un po’ pasticciona, forte senza sapere di esserlo.